1930
L’Hotel Haïtza – la roccia in lingua basca – è profondamente radicato nella memoria collettiva degli abitanti del Pyla sur mer.
Costruita nel 1930 dal visionario Louis Gaume, la struttura dall’architettura neobasca è il testimone privilegiato dell’età dell’oro e dello sviluppo economico della Côte d’Argent.
Haïtza diviene rapidamente un luogo emblematico nel quale soggiornano personalità illustri: l’attrice Annabella, la stilista Jeanne Lanvin, le famiglie Rothschild, Michelin, ma anche Charles Trenet e Yves Montand.
L’hotel diventa il punto di incontro imprescindibile degli amanti del Bacino, l’epicentro di un fermento culturale eccentrico e cosmopolita.
2016
Animati dalla volontà di preservare e far rivivere lo spirito del luogo, Sophie e William Techoueyres desideravano far vivere una seconda giovinezza a Ha(a)ïtza, apportandogli questo supplemento d’anima che è all’origine della loro forza e del loro successo: un mix di semplicità, di prossimità e di eleganza.
L’obiettivo: restituire a questo hotel il brio di un tempo, accogliervi gli amici e far scoprire l’arte di vivere e il fascino di questa regione che essi adorano.
Già artefici della rinascita dell’Hotel La Co(o)rniche ai piedi della Dune du Pilat, e grazie a una ristrutturazione firmata Philippe Starck, regalano nuova vita a Ha(a)ïtza, trasformato in hotel di lusso 5 stelle.
L’hotel è dotato di 30 camere, 5 suite, 2 junior suite e un magnifico appartamento di 120 m2.
Al piano terra, punto centrale dell’hotel, la piscina con tetto vetrato apribile è circondata da un bar da cocktail, una Spa Codage, un salone di parrucchiere David Lucas, una sala fitness Technogym e una sala riunioni.
I 3 ristoranti dell’hotel hanno un’offerta diversificata: un ristorante gastronomico 2 stelle nella guida Michelin diretto dallo chef Stéphane Carrade, una brasserie e, di fronte all’hotel, il Café Ha(a)ïtza, vero e proprio punto di riferimento per gli amanti della cucina di bistrot. Infine, la Pâtisserie de Famille nella quale lo chef pasticcere Antony Prunet rivisita tutti i classici, primo fra tutti il Paris-Pyla!
APERTO TUTTO L’ANNO
Philippe Starck
Del terreno fertile offerto dalla regione, Philippe Starck ha scelto la sabbia della Dune du Pyla come uno degli elementi costitutivi del luogo. Organica e minerale, solida e mobile nello stesso tempo, la natura paradossale della sabbia è alla base della costruzione dell’immaginario dei luoghi. È la transizione tra l’esterno e l’interno, radicando l’hotel nella sua regione e invitando al viaggio verso l’Altrove, verso terre conosciute o sconosciute.
Starck ha immaginato Ha(a)ïtza come un paradosso: dalla pesantezza del Roc si elevano mondi fantastici frutto dell’immaginario collettivo. L’edificio storico diventa una porta d’entrata verso spazi dalla personalità decisa che si rivelano al visitatore e attraverso il visitatore. In un eclettismo elegante, Ha(a)ïtza è una serie di astrazioni, di spazi sognati.
Ara Starck
Per Ara Starck, Ha(a)ïtza è un gioiello e le sue vetrate sono una finestra su un universo parallelo. Lasciando solo passare la luce che scaturisce da questo luogo, le vetrate lasciano intuire e accendono la curiosità, come un preambolo al mondo poetico che annunciano.
“Amiamo la sensibilità, la poesia e l’amabilità di Ara, altrettante qualità indispensabili per ricevere e far sognare in un hotel così bello!” S. e W. Techoueyres
sophie e William Techoueyres
Philippe Starck lo descrive come “un blocco di vita” e gli attribuisce “tutta l’eleganza di un’enorme risata”. William Techoueyres si distingue sia per la sua carriera di ex rugbyman che per la sua schietta e totale generosità. Ex internazionale della squadra di rugby a 15 francese, giocatore in prima divisione a Bègles, ha portato avanti contestualmente la pratica di uno sport ai livelli più alti e la sua carriera di ristoratore che prosegue ancora oggi
Intraprendere è la sua seconda natura e sei anni dopo la ristrutturazione di La Co(o)rniche, riprendere le redini di Ha(a)ïtza rappresenta per lui una cosa del tutto ovvia. Per far rivivere il luogo, William si è rivolto nuovamente a Philippe Starck. E mano nella mano con Sophie e suo figlio Thomas, si adopera per restituire al luogo il suo prestigio conservandone l’ospitalità leggendaria. Si circondano di collaboratori fedeli e arricchiscono il loro staff con nuove personalità che incarnano lo spirito del du Pyla, di un tempo e di oggi.
Thomas Techoueyres
Fedele allo spirito di squadra inculcatogli da suo padre, Thomas Techoueyres ha preso le redini di Ha(a)ïtza con quel piccolo supplemento d’anima acquisito negli anni trascorsi alla scuola Ferrandi e nei ruoli successivi a fianco di chef di alta levatura (Alain Ducasse, Hélène Darroze, Michel Roth e Jean-François Girardin tra gli altri)
Molto sensibile ai dettagli, Thomas gestisce i suoi team in maniera cordiale e accoglie i clienti facendo sempre attenzione che ogni giorno questo luogo magnifico sia avvolto da un lusso discreto e elegante
Lo chef Stéphane Carrade
Chef 2 stelle, Stéphane Carrade, crea una cucina d’autore che rende omaggio ai prodotti più semplici, provenienti dal territorio, e esalta le specialità giocando su abbinamenti nuovi, sorprendenti e delicati. Tra tradizione e avanguardia, il suo motto: il “territorio progressivo”.
E tutto il team
Alexandre, Simon, Paul, Rémy, Laetitia, Emilie, Clémentine, Hugo, Julien, Antony, Romain, Stéphane, Edgar, Fiona, Grégoire, Anne, Laurie, Camille, Océane, Nicoletta, Vincent, Yann, Sébastien, Nicolas, Gwélane, Louis, Thomas, Clément, Stéphane, William, Jules, Valentin, Manel, Valentin, Yadès, Gabriel, Simon, Martin, Mathieu, Tom, Simon, Margaux, Maxime, Julien, Christophe, Tibault, Roudish, Clémentine, Mélissa, Elodie, Faicel, Aude, Amaia, Amélie, Margaux, Victor, Thomas, Robin, Mina, Frédéric, Macodou, Moth, Benjamin, Aymeric, Paul, Fanny, Jérome, Caroline, Fotima, Natasha, Mathilde, Jennyfer, Mélina, Antoine, Emmanuelle, Laura, Jean, Loïc, Karine, Rosalie, Rosa, Diogo, Evi, Orianne, Cody, Manon, Margaux, Florent, Agathe, Victor, Kamel.